
Interno
Parrocchia Sant'Antonio Abate
La
realizzazione della parrocchia dove Padre Claudio esercita il suo
ministero,
risale agli anni 50. Esisteva già una cappella che occupava lo
spazio dell'attuale abside, sempre dedicata a Sant'Antonio Abate. Ma il primo
insediamento come luogo di preghiera con cappella risale a cinque
secoli fa.
Allora la zona era deserta e unicamente di transito, in riva al mare.
In una grotta ancora esistente ma ormai interrata, aveva trascorso la sua vita
un eremita che scontava volontariamente nella penitenza e nella carità il
fatto che durante un litigio aveva casualmente ucciso un suo amico nella zona di
Rimini, suo luogo di origine. Martino fu brillante uomo d'armi e, in un impeto
d'ira uccise con la spada un cavaliere. Fuggì allora disperato e vagò per le campagne sino a che giunse nella zona di Genova, e in particolare sul litorale di Pegli.
La parrocchia conserva al suo interno le reliquie del Beato Martino da Pegli, la cui presenza in zona aveva dato frutti di preghiera e di carità con la costruzione subito dopo la sua morte di una cappella con la presenza di una comunità religiosa, e successivamente di un ospedale. In www.santiebeati.it si può leggere la storia del Beato, in onore del quale attualmente si organizza
ogni anno alla fine di luglio una processione con le sue reliquie che si snoda
anche in mare, su barche, voluta fortemente dai marinai e pescatori della zona.
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